La vera ricetta delle Castagnole di Ventimiglia
Una specialità certificata De.Co. che imita il marron glacé, ma ha una tipicità tutta italiana.
Le castagnole di Ventimiglia, tipiche della tradizione del Ponente Ligure, sono un dolce di confine tra Italia e Francia. Hanno una storia che affonda le sue radici nel 1800, quando un’intraprendente massaia della città vecchia si trasferì in Costa Azzurra per lavorare nella casa di nobili famiglie. Qui imparò l’haute cuisine ed ebbe l’idea, una volta tornata a Ventimiglia, di emulare la forma e l’aspetto dei marron glacés, dando vita alle castagnole: un’alternativa popolare ai costosi dolci francesi.
Questi biscotti sono davvero deliziosi nella loro semplicità: a differenza di quanto possa far pensare il nome, non sono realizzati con farina di castagna, bensì sono preparati con zucchero e acqua di fiori d’arancio, impreziositi con cacao, cioccolato, caffè e spezie. Rotondi e bombati, ricoperti da una spolverata di zucchero a velo sopra le piccole crepe in superficie, hanno una crosta croccante e un cuore morbido che sprigiona un profumo inconfondibile.
Le castagnole sono un vero e proprio tesoro culinario della tradizione di Ponente: basti pensare che per valorizzarne la tipicità è stato costituito il Circolo della Castagnola di Ventimiglia, che ne presidia il marchio De.Co. (prodotti certificati della zona ventimigliese) e mira a farle ottenere in futuro la denominazione IGP. Il circolo protegge questa ricetta oramai cara a tutti gli abitanti del territorio e organizza la sagra della castagnola durante la festa patronale del 26 agosto.
Ma basta con le chiacchiere: è ora di mettere le mani in pasta!
INGREDIENTI per circa 30 biscotti
Farina bianca 00 | 300 g |
Zucchero | 200 g |
Cacao Amaro in polvere | 30 g |
Cioccolato Fondente (con almeno il 60% di materia grassa) |
70 g |
Tazzine di Caffè (circa 200ml) | 3 |
Cannella in polvere | 1 cucchiaino raso |
Chiodi di garofano macinati | 1 cucchiaino raso |
Sale Fino | 1 pizzico |
Lievito per Dolci | 1 cucchiaino raso |
Olio Evo Maixei | q.b. |
Acqua di fiori d’arancio | q.b. |
Zucchero per la glassa | q.b. |
PREPARAZIONE
Preparare il caffè. Tenere da parte. Consiglio di prepararne un po’ di più da aggiungere all’impasto se risultasse troppo asciutto.
Se non avete i chiodi di garofano macinati, potete polverizzarli in un robot da cucina con lo zucchero. Altrimenti potete saltare questo passaggio e non mettere questa spezia.
In un pentolino, fare sciogliere il cioccolato fondente spezzettato con 150 ml di caffè. Mescolare con una frusta o un cucchiaio.
Attenzione: mi raccomando scaldare il caffè senza farlo bollire (60°C vanno bene) e sciogliere il cioccolato mescolando.
Tenere da parte l’altro caffè. In una spianatoia sistemare la farina, lo zucchero, il cacao amaro, il cioccolato fondente (fatto sciogliere precedentemente nel caffè liquido), la cannella, i chiodi di garofano, il sale, il lievito.
Impastare, amalgamando bene gli ingredienti. Aggiungere altro caffè per ottenere un impasto morbido e non appiccicoso. Lasciare riposare l’impasto dieci minuti.
Poi formare dei rotoloni tipo un grosso grissino, tagliare dei pezzetti della dimensione di una castagna e, con i palmi delle mani, formare delle palline.
Preriscaldare il forno a 190°C statico. Foderare la leccarda con carta forno e ungerla con un po’ d’olio e l’aiuto di un pennello.
Preparare due ciotoline: una con dello zucchero e l’altra con un po’ di acqua di fiori d’arancio.
Sistemarvi le palline ottenute (cm 2 circa una dall’altra), dopo averle umettate nell’acqua di fior d’arancio e quindi immerse nello zucchero, nella parte superiore.
Cuocere in forno preriscaldato a 190°C statico per 10 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare.
Le castagnole si possono consumare una volta fredde e devono rimanere morbide.
Conservarle massimo una settimana in un barattolo di vetro con coperchio.
Non dimenticate di farci sapere qual è stato il risultato delle vostre castagnole home-made!